Valutazione pietre preziose e rubini: le caratteristiche della quotazione

Le pietre preziose e in particolare i rubini hanno un grandissimo valore e possono essere quindi una fonte di profitto e investimento: si tratta di beni rifugio, ovvero beni con un forte valore intrinseco e che anche in periodi di crisi e instabilità economica non sono soggetti a variazioni in negativo. Di conseguenza, prima di vendere una pietra, la scelta di farla valutare da esperti gemmologi può fornire indicazioni precise circa la sua attuale quotazione di mercato ed il prezzo a cui può essere venduta.

Come vengono valutate le pietre preziose

Per la valutazione di pietre preziose è sempre bene rivolgersi a gemmologi esperti o istituti di gemmologia in modo da ottenere un certificato gemmologico conforme e rispettoso dei parametri internazionali. Il certificato gemmologico è un documento che attesta l’origine della pietra e ne fornisce in modo oggettivo le principali caratteristiche.

Il processo di valutazione delle gemme si basa principalmente sull’analisi delle 4 C, ovvero:

  • color, la valutazione del colore varia a seconda del tipo di pietra;
  • carat, corrisponde al peso della pietra;
  • clarity, rappresenta la purezza o la limpidezza della gemma;
  • cut, il modo in cui una pietra viene tagliata o lavorata influenza fortemente la qualità della pietra.

Più di recente, tra i criteri di valutazione, ha assunto importanza anche la provenienza geografica della pietra ed il giacimento da cui è stata estratta. Infatti, alcune zone di estrazione godono di una maggiore notorietà e conferiscono alla pietra un valore maggiore.

Le caratteristiche dei rubini

I rubini, come smeraldi e zaffiri, sono tra le gemme più colorate e preziose disponibili sul mercato. In particolare il rubino rappresenta la varietà più nobile del corindone e in natura spicca per il suo colore rosso dovuto alla presenza dell’ossido di cromo: la quantità di questa sostanza determina poi la fluorescenza della pietra, una caratteristica fondamentale in quanto il colore è il parametro più decisivo per la valutazione del prestigio della pietra stessa. Tanto più quest’ultima si avvicina al rosso vivo con una sfumatura porpora, tanto più grande sarà il suo valore.

Le dimensioni del rubino sono piuttosto ridotte e sono legate alla sua trasparenza: i rubini limpidi che superano i 10 carati, infatti, sono considerati estremamente rari. Il taglio migliore per il rubino è sicuramente a faccette ma al decrescere della trasparenza si preferisce utilizzare la forma cabochon.

Infine, come si è già accennato, il valore di una pietra è determinato anche dalla sua provenienza geografica: i rubini della Birmania, per esempio, sono considerati quelli di maggiore qualità, tanto che di norma hanno un prezzo maggiore sebbene la loro estrazione sia calata nel corso degli ultimi anni. Altri importanti giacimenti sono localizzati in Tanzania, Madagascar, Cina, Thailandia e Sri Lanka.

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