Quali sono le tipologie di taglio dei diamanti e come ne variano la valutazione?

Nell’ambito del noto ed universalmente riconosciuto sistema di valutazione delle cosiddette 4C della valutazione di un diamante, uno degli elementi è rappresentato dalla voce “cut”, ossia il taglio.

Esistono varie tipologie di taglio e spesso tale elemento può condizionare in maniera significativa la valutazione di un diamante

Di seguito analizziamo nel dettaglio le configurazioni di taglio più importanti e più comuni.

Taglio a brillante: rappresenta la forma più comune, che caratterizza circa il 75% dei diamanti venduti. Si tratta di un taglio estremamente bello e studiato specificamente per il diamante, che può essere applicato a diverse forme ma che comporta una notevole perdita di peso della pietra (fino al 60%). È caratterizzato da 57 faccette (33 nella parte superiore, 24 nel padiglione e una 58esima faccetta, chiamata apice, all’estremità del padiglione che costituisce il punto di incontro di tutte le faccette).

Taglio a baguette: è una tipologia di taglio a forma trapezoidale che deve il suo nome al tipico filone di pane francese, di cui ricorda la forma allungata. È uno dei tagli più antichi e tradizionali e garantisce poca perdita di peso oltre a facilità di realizzazione anche con strumenti e tecnologie non particolarmente sofisticate. Si tratta di un taglio particolarmente indicato per la realizzazione di gioielli.

Taglio a goccia: è un taglio che deriva da quello a brillante, particolarmente diffuso e caratterizzato da 71 faccette. La sua forma ricorda quella di una goccia d’acqua (o di una lacrima) ed è particolarmente indicata per la realizzazione di pendenti, orecchini ed anelli di fidanzamento.

Taglio ovale: si tratta di un taglio moderno costituito da 57 faccette (come quello a brillante) dalla forma allungata, che lo rende perfetto per pietre da incastonare negli anelli. A parità di caratura, una gemma con taglio ovale produce l’impressione di essere più grande di una pietra rotonda.

Taglio a smeraldo: oltre alla famosa pietra preziosa, esiste anche il taglio a smeraldo, così chiamato perché più idoneo ad evidenziare la luce, il colore e la brillantezza della gemma. Viene utilizzato per tagliare pietre preziose ed è largamente diffuso in quanto considerato un taglio classico (molto in voga durante il periodo Art Déco).

La tipologia di taglio può influenzare notevolmente la quotazione di un diamante, per questo è indispensabile rivolgersi sempre a professionisti seri, in grado di garantire la massima professionalità e riservatezza durante la valutazione e la trattativa.



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