La provenienza dei diamanti: estrazione e commercio

Il diamante è una risorsa mineraria che la natura mette a disposizione dell’uomo. Esistono due tipologie di giacimenti dai quali sono estratti i diamanti: primari e secondari. Nei giacimenti primari i diamanti si trovano all’interno della kimberlite e vengono estratti mediante sgretolamento della stessa. I giacimenti secondari sono presenti nelle zone limitrofe dei primari, di solito costituiti da depositi alluvionali, dove, nel corso dei millenni, i giacimenti primari hanno liberato il diamante, che si deposita sul fondo dei torrenti.

I Paesi estrattori

Non tutte le pietre estratte sono però destinate a diventare gemme preziose. Infatti, circa l’80% dei diamanti estratti sono utilizzati a fini industriali per creare utensili da taglio o abrasivi e solo il 20% ha caratteristiche uniche adatte a diventare gemma o gioiello.

Nel mondo sono presenti importanti giacimenti di diamanti, concentrati in alcuni Paesi:

  • Russia: con una produzione mineraria di 16 milioni di carati.
  • Repubblica democratica del congo: con una produzione mineraria di 13 milioni di carati. Detiene la seconda più grande riserva del mondo (150 milioni di carati).
  • Australia: con una produzione mineraria di 10 milioni di carati.
  • Botswana: con una produzione mineraria di 7 milioni di carati.
  • Zimbabwe: con una produzione mineraria di 4 milioni di carati

Nei principali giacimenti minerari operano diverse società che si occupano dell’estrazione delle pietre e della loro commercializzazione. Tra le principali troviamo:

  • De Beers, presente in 25 Paesi al mondo
  • Alrose, compagnia russa che detiene circa il 25% delle estrazioni mondiali
  • Rio Tinto Group, la terza società estrattiva
  • BHP Billiton, società Anglo Australiana tra le più importanti al mondo.

De Beers, Alrose e Rio Tinto Group detengono il 70 % del mercato estrattivo mondiale.

Conoscere provenienza geografica di un diamante

Da alcuni anni, nel settore dei diamanti, si sta lavorando per la creazione di un sistema di certificazione per rendere trasparente la provenienza geografica dei diamanti e per garantire la tracciabilità della filiera del diamante e registrare le specifiche della pietra.

Tra i primi a orientarsi verso questo piano di sviluppo, la casa di preziosi americana Tiffany & Co e il colosso sudafricano DeBeers che da Gennaio 2018 ha iniziato a tracciare ed autenticare i propri diamanti per arginare il problema dei “blood diamonds”, diamanti insanguinati ricavati da sfruttamento di manodopera in zone di guerra.

L’esigenza di una maggiore sicurezza e garanzia in campo preziosi, è stata promossa per la prima volta dall’imprenditrice Leanne Kemp, la quale ha creato una piattaforma blockchain attraverso la quale è possibile dare un’identità digitale ad ogni diamante, che documenta la proprietà del gioiello e la sua vita, dalla miniera alla vetrina del gioielliere.

Per garantire la provenienza dei diamanti, nel 2000 in Sudafrica 37 Stati hanno siglato un patto che stabilisce i requisiti per il controllo della produzione e del commercio di diamanti grezzi. Il Kimberley Process è un accordo di certificazione internazionale, legittimato dalla volontà degli stati produttori di diamanti di arrestare il commercio dei diamanti insanguinati. I membri del KP rappresentano circa il 99,8% della produzione globale di diamanti. Il Kimberley Process Certification Scheme (KPCS), istituisce dunque un sistema comunitario di certificazione e di controlli all’import e all’export di diamanti grezzi.

Il regolamento impone essenzialmente tre requisiti, affinché i Paesi produttori possano considerarsi membri e possano certificare di commercializzare diamanti grezzi “conflict free”:

  • il ricavato della vendita dei diamanti provenienti dal Paese non sia destinato a finanziare guerre civili o l’acquisto di armi da parte di fazioni belligeranti
  • ogni diamante esportato sia accompagnato da un certificato che ne attesti la provenienza etica ed il rispetto dei cardini del Kimberley Process
  • nessun diamante venga importato da, o esportato verso, un Paese non membro.

L’eccellenza artigianale inizia con l’attenzione alla fase estrattiva. Un’estrazione responsabile di materie prime dalle miniere garantisce un prodotto di alta qualità ma nel rispetto delle normative internazionali. Per l’acquisto di un diamante è bene dunque fare affidamento ad aziende che conoscano la reale provenienza delle pietre e siano in grado di garantire l’intera filiera produttiva del diamante, dalla sua estrazione fino alla sua commercializzazione.

 

 

 



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